giovedì 9 gennaio 2020

Il prologo del vangelo di Giovanni Taoista

[1] In principio era il soffio vivente, il soffio vivente proveniva dal Tao anzi il soffio vivente era il Tao.
[2]Egli era in principio nel Tao:
[3]tutto è stato fatto per mezzo di esso, e senza di esso niente è stato fatto di tutto ciò che esiste.
[4]Dal lui venne lo yin e lo yang. Dal loro alternarsi venne il Qi (l'energia vitale) dal quale vennero le miriadi di creature;
[5]la yin splende nello yang, ma lo yang non l'ha affievolito.
[6]Venne un soffio mandato dal Tao e il suo nome era Donna.
[7]Essa divenne la madre di ogni cosa sotto il cielo. Da essa é scaturita e si è manifestata l'energia vitale detta Qi, perciò tutto esiste per mezzo di lei.
[8]Egli non era l'energia vitale, ma da essa doveva scaturire e manifestarsi l'energia vitale.
[9]Veniva ad esistere il Qi (l'energia vitale) vera, quella che pervade le miriadi di creature.
[10]Da esso scaturì l'esistenza, e il mondo, considerato come recipiente, fu plasmato per mezzo di esso, eppure il mondo non ne riconobbe lo sforzo di volontà.
[11]Scorre continuamente verso le sue creature, ma le sue creature non ne sono mai pienamente riempite.
[12]A quanti però ne sono riempiti, ha dato potere di diventare figli del Cielo: a quelli che dal Cielo sono discesi seguendo la strada tracciata da esso
[13]i quali non solo dallo spirito, né da volere di della Terra, né da volere di uomo, ma dallo yin sono stati generati.
[14]E il Tao si fece carne e venne a popolare l'universo e noi vedemmo il suo abito di luce, abito di luce come del'uno supremo generato dal Tao, pieno di grazia e di verità.
[16]Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto e grazia su grazia.
[18]Il Tao-cielo nessuno l'ha mai visto: proprio la Qualità unigenita, che è nel seno del Tao, lei lo ha rivelato.

lunedì 8 luglio 2019

Affidi irregolari

Data la immensa gravità morale di questo genere di abuso, ho pensato che non meritasse d finire nel dimenticatoio e ho quindi inserito una serie di link che ne tracciassero la storia.
Si parla di un sistema, di qualcosa che va ben al di la del solo denaro ma che si ha paura a chiamarlo tale.... A voi un none adeguato.


Buona lettura.

Angeli e Demoni ...

Affidi illeciti: il sindaco di Bibbiano resta ai domiciliari 06/07/2019
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https://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/emilia-romagna/affidi-illeciti-il-sindaco-di-bibbiano-resta-ai-domiciliari_3218746-201902a.shtml

https://www.ilrestodelcarlino.it/reggio-emilia/cronaca/carletti-bibbiano-1.4682887

https://www.repubblica.it/cronaca/2019/07/07/news/affidi_illeciti_resta_ai_domiciliari_il_sindaco_di_bibbiano-230616692/

Affidamenti illeciti di minori, 16 arresti a Reggio Emilia: “Lavaggio del cervello e impulsi elettrici ai bimbi”


http://www.ansa.it/emiliaromagna/notizie/2019/06/27/affidamenti-illeciti-di-minori-arresti_891e307a-31bf-475e-bd25-881af0593b48.html

https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/06/27/reggio-emilia-arrestato-sindaco-pd-di-bibbiano-affidamenti-illeciti-di-minori/5285202/

https://www.tpi.it/2019/06/29/affidi-illeciti-reggio-emilia-funerale-papa/


Affidi illeciti Emilia, perché nessuno se n’è accorto prima? Eppure bastava poco

https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/07/03/affidi-illeciti-emilia-perche-nessuno-se-ne-accorto-prima-eppure-bastava-poco/5296424/

http://www.ancoraonline.it/2019/07/04/affidi-illeciti-griffini-aibi-controlla-controllori/

https://www.sanitainformazione.it/omceo-enti-territori/scandalo-affidi-illeciti-baroni-m5s-si-autosospende-da-ordine-psicologi-professionisti-coinvolti-siano-sospesi-evitare-tentennamenti/


Non solo soldi ma anche ideologia Gender (da non confondersi con la vera sx)
https://www.radiospada.org/2019/06/affidi-illeciti-reggio-emilia-non-solo-soldi-ma-ideologia-lgbt-dietro-menzogne-e-violenza/

L'inchiesta si allarga sempre di più

https://www.ilprimatonazionale.it/cronaca/affidi-illeciti-nessuno-parla-cinque-indagati-muti-123468/


https://www.ilparmense.net/quattro-parmigiani-indagati-nellinchiesta-angeli-e-demoni-su-affidi-illeciti-e-finti-abusi/

La politica
https://www.ilblogdellestelle.it/2019/07/orrore-di-reggio-emilia-il-pd-fa-finta-di-niente-e-addirittura-nomina-un-pool-di-avvocati.html

https://www.lospiffero.com/ls_article.php?id=46505


Le testimonianze dei genitori
http://www.oggiscuola.com/web/2019/06/29/affidi-illeciti-le-terribili-testimonianze-non-andare-a-prenderla-a-scuola-me-lhanno-come-rapita/

mercoledì 16 maggio 2018

Alimentazione, la prima medicina ...ma anche le vipere non sono male

Introduzione e considerazioni generali

Esiste un luogo per me speciale dove attingere curiosità e notizie. Questo luogo è il grande esperimento fatto da Google che mette a disposizione di chiunque l'intero patrimonio libraio di alcune biblioteche di tutto il mondo.
Noi italiani, abbiamo dimenticato il nostro passato di cultura ma la mole di libri scritta nella nostra lingua e accessibile grazie a questo immenso archivio è fenomenale.
Mi sono imbattuto in questo volume : Storia delle persone che sono vissute molti secoli e che ringiovanirono, col secreto di recuperare la gioventù, cavato da Arnaldo di Villanova di tale Longavilla Harcovet, stampato in venezia nel 1719.
Qui tra tante leggende che si perdono nella notte dei tempi di certo anche se mi ripeto, con molte probabili esagerazioni vengono citate una serie di persone, delle quali vengono riportati, a prova di veridicità, nome e cognome, la cui vita è diventata leggendariamente lunga, ben oltre i cento anni.
Ci sono ovviamente alcuni esempi di diete e consigli vari per godere di buona salute e anche per ringiovanire (care signore fatemi sapere).
Per brevità mi concentro su due alimenti antichi e che oggi vi invito a non considerare come allora a causa degli intensi trattamenti anticrittogamici a cui sono sottoposti ma prendetelo al pari di un principio attivo; di un medicinale.
Il vino e l'olio.
Ma prima di cominciare un accenno alle sana igiene di vita.
I patriarchi e le donne della bibbia hanno nel nostro immaginario il dono della lunga vita. Ma come giustificare questa lonevità. Si potrebbe sospstenere che loro non usassero per i calcoli l'anno sloare ma per esempio l'anno lunare oaltro insieme di valori.
Vediamo quindi che Abramo visse 175 anni e che Sara sua moglie 127. Suo figlio Ismaele 137. Isacco, generato ai 90 anni di sara e 99 di Abramo, visse 180 anni. Giuseppe, ministro del Faraone, 110 anni e per 80 anni fu ministro. Come calcolare dunque questi anni?
Una ipotesi mia e che seguissero i solstizi e gli equinozi. Questo potrebbe dividere le date per 2, per ciò abbiamo Abramo, 87 anni e mezzo, Sara 62 e mezzo e generò "vecchia", a 45 anni Isacco verso i 48 anni e mezzo di Abramo. Giuseppe quindi morì a 55 anni con quaranta anni di ministero, quindi ricoprì la carica a 15 anni. Isacco raggiunse dunque i 90 anni etc. Come vedete più umane età.
Ma dopo questa parentesi, vediamo persone in carne ed ossa e come hanno vissuto.
In una considerazione fatta a pagina 12, a riguardo del diluvio universale, troviamo scritto che in quel periodo l'uomo era costretto a mangiare radici e frutta e questo aveva riportato l'uomo di nuovo a vivere a lungo.
La Ghianda era alimento preferito degli arcadi, mentre il pane non fu in uso se non dopo l'invenzione del mulino, che è dai greci attribuito a Lelez, primo re dei Lacedemoni.
Questo bibblico quadro idilliaco viene contraddetto un po' dopo quando si accusa il cattivo sapore dovuto alle piante nate nel'acqua salata, come causa scatenante per la quale gli uomini si dedicarono al cibarsi di carne animale. Si ricorda come il sacrifico di Noè fu di detto genere e che l'odore di esso fu gradito  agli dei. Il Signore stesso ordinò agli uomini di nutrirsi di tutto ciò che sulla terra ha "vita e moto".
Ma l'autore del libro vuol dire la sua e scrive:"Chi sa se la vita non sia stata abbreviata?la diversità delle carni è pericolosa alla salute; i loro differenti sughi nuocciono alla digestione e portano nelle vene un principio di corruzione, che facilmente diventa il lievito dei mali più acuti".
Pitagora, anche a causa della sua credenza nella metampsicosi, affermava "che delitto racchiudere nelle viscere, altre viscere; ingrassare i pezzi di un corpo affamato, ammassandovi pezzi di un altro corpo e far vivere una cosa animata, con un altra fatta morire".
Già Celso, nel 1553 ha pubblicato a Venezia un libro intitolato "De vita hominis ultra centus viginti annos, producenta liber elegantissimis".
Sofocle, accusato di aver perso il senno da un suo figlio, scrisse i seguenti versi:Se io son Sofocle, non sono delirante; o se son delirante, non son Sofocle.
La vera immortalità, secondo Torquato Tasso è però questa:"che sia meglio vivere un dì come Catone, che cento anni come Catilina; ma che meglio sia viver breve spazio com'uomo, che Iunghissimamente come irragionevole, o come insensato";

CENTENARI

Osio di Cordova morì all'età di 102 anni.
Padre Gaspare Dragonetto, Come scrive Pietro della Valle, morto nel 1626, all'età di 120 anni, come scrive Pietro della Valle, Aveva tutti i denti e leggeva senza occhiali e insegnava sempre nel suo collegio di Roma. Fu accettato come novizio nel 1580 e di professione faceva il maestro di scuola in Campo Marzio. Era originario della città di Lenoni, da padre calabrese, in Sicilia, dove aveva iniziato ad insegnare grammatica prima di trasferirsi a Roma. Lì ha insegnato grammatica ai novizi gesuiti dei quali si ricordava la modesta casa iniziale.
Carlo Parker, inglese, pare sia morto all'età di 169 anni. essendo nato nel 1483. Fu presentato come esempio di vecchiaia a Carlo I di Inghilterra quando aveva 152 anni. Morì il 24 Maggio 1657.
All'età di 101 anni gli fu imposta una penitenza pubblica per aver generato un figlio con una giovane, senza aver contratto matrimonio.
Francesco Seccardi, console veneziano a Smirne, morì all'età di 114 anni,il 27 gennaio 1702, di catarro. Era nato a Casale Monferrato il 15 Marco 1587. Lasciò 49 figli da cinque mogli diverse e schiave. Seguiva una dieta ferrea e camminava sempre a piedi, percorrendo fino a 5 km al giorno. All'età di 101 anni i suoi capelli da bianchi, divennero neri. Lo spesso accadde per le sopracciglia e la barba. A 110 anni gli caddero i denti ma ne nacquero due grossi un anno prima della morte.
Beveva solo acqua di scorzonara, senza mai bere vino, liquore, sorbetto, caffè o tabacco.
Mangiava un po' di minestra o di uccelli arrosto, frutta che mangiava col pane. Non mangiava mai fuori casa per non interrompere la sua regola di vita. Il suo difetto fu di essere troppo dedito alle donne.
Marco Cesare de Nuptiis, cittadino di Arienzo, nell'anno 1721 moriva all'età di 104 anni. 
Fino all'ultimo anno di vita fu sempre sano di mente e di corpo nonché di buon appetito. Si ricordava che nell'anno della pesta, nel 1656, aveva dormito di fianco alla moglie, che aveva il "bubbone", del quale infine morì, e così accadde a tutta la sua numerosa famiglia e solo lui rimase in vita, 
Fu morso, insieme ad un suo compagno, da un cane affetto da rabbia e mentre il compagno morì di quella malattia, lui si salvò. Morì di quell'unico catarro che prese.
Fu un celebre cacciatore e narrava che tutti i monti che, nella sua vecchiaia, erano oramai coltivati, un tempo erano boscosi e ricchi di animali selvatici. Narrava che una sera, si era sparsa la voce di una cinghialotta, con i cuccioli, che si aggirava per i boschi e che di mattina presto, insieme ad altri compagni, si recò nei boschi a caccia.
All'albeggiare, fu lui e il suo compagno, con ancora il chiaro di luna, ad intravedere, in cima ad una altura, la madre con cinque cuccioli ma essendo troppo distanti e senza cani, decisero di aggirarla, per coglierla su un altro versante.Mentre passava per il viottolo, pensò di succhiarsi un pò di tabacco e lo prese un pizzico tra le dita ed ecco che passo poco distante la cinghialotta, seguita da un primo cucciolo. Non volendo perdere il tabacco lo mise in bocca e intanto passò l'altro cucciolo. Egli era pronto a tirare ma vedendo che era il più piccolo dei cinque aspettò l'arrivo degli altri cacciatori che stavano giungendo con i cani. Arrivò dunque il terzo cinghiale ma questi lo vide e allarmando la madre e il primo si dette alla fuga. Il sopraggiungere degli altri cacciatori con i cani fu vano. Non si poterono più riprendere.
Si ricordava dell'antico castello, già all'epoca della sua dipartita andato in rovina, che stava ritto sul colle dell'antica Arienzo. Una comoda via lastricata, collegava i due Arienzo e giungeva fino a Nola, passando per i vari villaggi e borghi, passando per le colline. Era la via più breve frequentata da passeggeri e carrozze, e si pagava il dazio nella località di S.Egidio. Numerose taverne e locande fornivano i loro servizi notte e giorno. Si incrociava poi verso Sa Felice a Cancello con la via che scendeva verso Napoli.
Narrava che nel castello di Arienzo, detto la Terra Murata abitavano un tempo fino a cinquecento persone.

Testimonianze di altri autori

Antonio Pigafetta, cavaliere di Rodi, cronista al fianco di Magellano, afferma che in Brasile, nel territorio di Virzina, si arriva a 140. 
Di altri centenari, questa volta siciliani, si accenna nel libro intitolato "Sicilia ricercata nelle cose più memorabili", scritto nel 1635 da D. Antonino Mongitore

DORMIRE

A pagina 151 si parla del dormire. Qui si riconosce che per farlo bene bisogna non essere ubriachi, peggio se tale stato è indotto da acquavite e liquori che dal vino. Apollonio da Tiana affermava che bisognava dormire non con la cima delle palpebre, ma col pensiero e questo a chi è ubriaco non può succedere. Se dopo il dormire ci si sente ancora stanchi, si consiglia dopo essersi svegliati di sudare per almeno un ora, in lenzuola calde e spesse.
ORO

ALIMENTAZIONE

MIELE

Arrivare a 104 anni, secondo Democrito, è merito del mangiare miele e ungersi il corpo con olio.

VINO

Già abbiamo accennato  del dormire e di come ubriacarsi, sopratutto di liquore nuoccia a tale salutare esigenza, ma. secondo il dottor. Comier, che si rifà ad Apollonio da Tiana, due o tre cucchiai di acquavite possono fortificare lo stomaco e aiutare la digestione di coloro che mangiano troppo. Del vino, liquori etc, si aggiunge che essendo stata introdotta tra i popoli delle Americhe essa ha contribuito come a noi l'abbreviare la lunghezza loro vita.
A pagina 159 abbiamo l'Essenza Confortativa di pane, vino e ginepro
A pagina 55 abbiamo un simpatico mutar di parere, partendo dalla vita di Democrito, morto pare immaturamente all'età di 104 anni. Interrogato sul come fosse giunto a tale veneranda età, rispondeva: ungendosi di olio e mangiando miele.
Qui l'autore afferma che contrariamente dai tempi dei greci, lo stesso risultato si ottiene con buon vino preso con moderazione.
Asclepiade, medico di Prusa, visse 150 anni, morendo a causa di una caduta e dava molta importanza al vino come rimedio salutare.
Al contrario, Androcide, in una lettera ad Alessandro Magno, affermava che esso è "il sangue della terra, ma il veleno degli uomini". Sappiamo che tra le ipotesi più accreditate, dagli antichi, della morte di questo grande conquistatore c'è il vino in eccesso.
Il vino uccide anche senza essere bevuto. Secondo Orazio, in una delle sue satire, Cratino, famoso poeta dell'epoca, oramai quasi centenario, morì dal dolore vedendo una botte rotta e il suo contenuto di Falerno sparso per terra.
Il vino fa la storia. Se consideriamo Annibale, che vinto a Canne i romani fu inebriato dalle delizie di capua e perse tutto.
Anche la fuga di tanti Nazisti da Berlino fu favorita dal liquore che imperversava tra le truppe russe che pur essendo in soprannumero, erano minate nell'azione dalla alcolico veleno, fatto portare da ogni parte d'europa apposta nelle cantine da Goebless.
Rudolf Stainer, fondatore dell'Antroposofia,  affermava che spiritualmente il vino è il quello che gli antichi chiamavano il fiume Lete. Aveva il potere di far dimenticare alle anime le vite passate e i vantaggi spirituali in ese raggiunti.

RIMEDI PER OGNI OCCASIONE

La medicina universale.

A pagina 156, non manca il rimedio alchemico. L'uso dell'antimonio mescolato con "Spirito di vino", cuocendolo a fuoco lento per estrarre l'olio di Nitro che resterà sul fondo e lo "Spirito di vino" galleggerà su di esso e avrà preso il colore dell'antimonio.
Si prenderà questo "Spirito di vino" galleggiante e si distillerà fino a che non resti che l'antimonio sciolto in esso nel primo recipiente, o ci si può fermare alla quando sarà rimasto un quinto del volume originale.
Modalità d'uso: cinque o sei gocce del distillato messe nel vino o nel brodo. Per tre volte la settimana. Per malattie ostinate il doppio della dose.
I Galli antichi, vivevano almeno cento anni senza bere vino. Era essenziale per diventare Druidi la veneranda età.
Per chi ha bevuto troppo è consigliabile mangiare del pane secco e bere del succo di limone, per liberarsi dal singhiozzo. Non si mischi vino e liquori.
A pagina 149, troviamo come si consigli il sudore per espellere le tossine e come esso sudare, oltre che favorito da abbondante abbigliamento era favorito dal prendere vino continuamente a gocce a gocce o acqua tiepida.

Rimedio per recuperare le forze

Mettete un gallo in una piccola gabbia, nutrendolo per quindici giorni di buon frumento e fate in modo che da questa gabbia guardi verso una gabbia più grande dove ci sono sei galline e un gallo giovane. Succederà a quello rinchiuso. Esso sarà stimolato da sentimenti di collera e gelosia. Poi dopo i quindici giorni si deve uccidere il gallo e distillare il suo sangue. Da quell'acqua distillata, prenderne 3 gocce, mettendole su dell'ambra grigia, ogni dì per quindici giorni un cucchiaio di mattina a digiuno.
Cosa possiamo immaginare noi moderni da questa strana prescrizione? Qua si parla di endorfine e ormoni vari che vengono stimolati nella loro produzione da rabbia e collera, che vanno ad accumularsi nei tessuti del gallo e che una volta assimilati vanno in circolo nel sangue di colui che se ne nutre.
Ci sarà dunque un fondo di verità.

Metodo per ringiovanire

Al punto XXII a pagina 137 viene fornito un simpatico metodo per ringiovanire, che fa capo ad Arnaldo di Villanova, medico e alchimista francese, operante verso la fine del XIII secolo.
Incuriosito alle storie di persone ritornate giovani, che a loro dire si erano recate in esotiche terre e si erano bagnate in straordinarie e mistiche fontane, volle studiare un metodo per ottenere alle nostre latitudini il medesimo risultato.
Il metodo si può applicare solo a persone sane ed è da svolgersi ogni setta anni. (E' interessante notare che la medicina Staineriana, divide le età dell'uomo in settennati).
Consiglia comunque a coloro che sono in pessime condizioni di salute il seguente metodo:
Un oncia di midollo della miglior Cassia, all'inizio del pranzo, una volta a settimana, per almeno tre volte, quindi per tre settimane, prima di iniziare il trattamento di ringiovanimento. Con questo metodo si mettono in ordine tutti gli umori.
Metodo:
1) Giorno
Preparare un impasto di
1 oncia* di Zafferano orientale
1/2 oncia di rose rosse
2 soldi** di Sandalo rosso
1 soldo di legno d'Aloe
1 soldo di ambra

* 1 oncia = circa 30g
** Soldo Peso, si intende il peso Troy = 1/24 di oncia Troy antica, che è uguale a 31,1034768 grammi, quindi un soldo pesa circa 1,30 grammi.

Preparazione:
Si riducano tutti gli ingredienti in polvere, poi si metta detta polvere in una mezza libra di cera bianca, si mescoli poi con una quantità giusta di Olio Rosato(Olio che ha contenuto olio in infusione)

Procedimento
Mettere sul petto, durante la notte questo infuso, che poi verrà tolto la mattina seguente per essere conservato in una scatola di piombo dal quale estrarlo la notte seguente per lo stesso uso.
Ci si cibi di pollo per tempo variabile, a seconda del temperamento :
Per i sanguigni 16 gg
Per i flemmatici 25 gg
Per i malinconici 30 gg
Quindi tanti polli a secondo del temperamento. Si metteranno i polli in un ambiente pulito e ampio, dove però non ci sia null'altro da magiare se non l'alimento destinato.
Si prendano poi tante vipere, tante quanto i polli.

Preparazione delle vipere
Si taglia testa e coda, poi devono essere scorticate e bagnate nell'aceto. Verranno poi ricoprirle di sale con l'aiuto di un panno ruvido. Si fanno a pezzi e si metteranno in una grossa pentola, con mezza libbra di fiori di Rosmarino, Finocchio, Calamenta (menta selvatica), Aneto, Si aggiunga mezza libra di Comino.
Si cuocia poi il tutto fino a  far bollire l'acqua messa nella pentola per 2/3.
Si toglierà dal fuoco la pentola e il risultato si metterà a seccare in un luogo arioso. Ancora caldo, si formeranno tante paline che si mescoleranno a semola e a brodo. Si darà questo preparato ai polli che rimarranno all'ingrasso per uno o due mesi.

Assunzione del rimedio.
Si comincerà a uccidere un polo al giorno, facendo in modo che se ne ricavi una zuppa due volte al giorno. A cena e a pranzo. La zuppa si farà col pollo e pane di frumento puro macinata non più di due giorni prima.
A cena si prenderà la zuppa e due o tre uova fresche, rese sode cuocendole nell'acqua. Le uova verranno mangiate col pane e si accompagnerà la cena con un bicchiere di vino bianco, più leggero.

Il tempo consigliato
Si consiglia di farlo tra Aprile e Maggio a causa del momento propizio dato già dalla natura, nel suo rinnovamento della natura.

Prosieguo
Dopo il termine dei giorni, la persona di laverà tre volte la settimana, ogni due giorni, in acqua chiara e tiepida a cui sarà stata mescolata un decotto a base di fiori di ramerino, di sambuco, delle due steccati di Camomilla, di melliloto, di rose rosse di ninfea, una libbra di ognuno. Si aggiungono delle radici di polipodio , di rionia, di Lapazio, di Chiggiavolo; un pugno netto e pesto di ciascuno, il tutto stipato in un sacco i tela di lino, a bollire pochissimo, in un agran caldaia piena di acqua di fiume, con la ale si farà la decozione.
Questo è scritto da  (pag. 140).

Considerazioni ...
Anche qui abbiamo lo stesso metodo di accumulare sostanze tossiche in un anumale, che funge da prima trasformazione per ottenerne un altro tipo, immaginandolo non nocivo per l'uomo che ne assume.
Un interessante e esaustivo trattato sul veleno della vipera lo potete trovare qui. Si quo dedurre che gli effetti eventuali sull'uomo siano legati al territorio in cui dette vipere sono cacciano. Gli effetti puri sono emotossici e neurotossici.  Questo articolo invece pare confermare gli effetti ringiovanizzanti descritti. Ovviamente senza pollo non sappiamo cosa c'è di diverso ma chi sa se qualcuno possa ripetere scientificamente gli esperimenti?

Questo articolo è destinato a crescere col tempo. Stare allerta ...

Grazie e spero di avervi meravigliato

lunedì 23 aprile 2018

Ogni lapide ha la sua storia

Si sa che il nostro paese ha dei piccoli pezzi di storia incastonati nelle mura delle sue antiche case. Questi reperti furono spesso presi dagli antichi monumenti di origine romana, molti dall'anfiteatro campano molti dai vari templi che costellavano la nostra provincia e che per esempio da uno di essi, il tempio di Marte, pare il nostro paese ha avuto il suo nome, passando per l'antica chiesa di San Martino, poi eretta nel 1523 in collegiata, oggi più conosciuta con il nome di San Michele Arcangelo.
Di questi spostamenti di pietre da un luogo all'altro esiste una discreta letteratura, qui e nella fattispecie nel libro intitolato Ragguaglio delle Ville, e luoghi, di Donato Pratillo, pubblicato nel 1737 a Napoli troviamo la storia di una lapide intitolata dagli antichi al Vesuvio.
Leggiamo che essi ritenevano che a causa della fertilità derivante dalla caduta delle ceneri durante le eruzioni, esso non fosse malvagio ma che in esso abitasse una divinità. Dovendo quindi dare un nome a tale divinità, la scelta cadde su Giove. Fu quindi dedicata una lapide che ha questa forma
JOVI
VESUVIO
SAC
D   D
Questa iscrizione, è divisa in due blocchi di marmo e la prima parte è incastonata nel muro della biblioteca vescovile ma la seconda parte, che contiene solo le ultime due lettere del secondo verso e l'ultima del quarto è nella contrada di Marcianise chiamata la croce.